Dentro il tunnel
01.07.2019 12:28Quando leggo il post precedente, capisco che stavo in una fase positiva. Adesso direi che siamo dentro, fino al collo, e non si vede niente. Non posso non menzionare una battuta. Tunnel si dice anche galleria. Vi ricordate che qualche mese fa sono finiti in manette alcuni direttori dei lavori della nuova tratta di alta velocità ferroviaria che si sta costruendo tra Milano e Genova. Il percorso è in buona parte dentro le gallerie, vista l'area montagnosa. Allora, quando sono stati arrestati i tizi precedentemente menzionati si è sentita la battuta: sono usciti dalla galleria e sono andati dritto nella galera. Un po' di umorismo ci serve per sdrammatizzare la realtà cruda; questa ogni giorno sembra sempre più buia.
Pochi giorni fa, per convenzione, siamo entrati nell'anno nuovo. Finisce con il numero 17, non considerato tra i più fortunati. Come sarà? Prima previsione che ho sentito ascoltando la radio mentre tornavo dalla vacanza citava Nostradamus. Quelli che lo interpretano, perché i testi sono tutti indovinelli, sostengono che il nostro pianeta avrà un incontro con un grande corpo celeste. Tradotto, ci sarebbe una grande catastrofe al livello globale. Credeteci? Io mica tanto, ma non mi sciocca più niente. Dall'altra parte delle catastrofi naturali in Italia ci siamo quasi abituati. Le serie infinita dei terremoti ha piegato l'ottimismo del quali ci siamo sempre vantati. Anche l'inizio di quest'anno ci ha portato la neve e le temperature basse. Sottolineo che l'attributo polari, che i media adorano, è del tutto inappropriato.
Oggi mi mangiavo la mia cotoletta per il pranzo ed ascoltavo la radio. La disoccupazione ancora in crescita. Suona contradittorio; la crescita di norma è una cosa positiva, ma non in questo caso. C'è anche un notevole aumento dei poveri assoluti; siamo quasi a 5 milioni di persone, secondo le statistiche ufficiali. I due dati sono strettamente collegati: poco lavoro, tanta povertà. Noi italiani siamo sempre stati considerati, in quanto eravamo davvero così, i creativi. E' possibile che nessuno in questo paese riesce a ingegnare qualcosa di intelligente per tirarci fuori da questa situazione? Una trovata sistematica che ci fa ripartire. Non sono economista, ma quando sento le misure del governo per aumentare l'occupazione mi si raddrizzano i capelli (magari li avessi). Incentivi per le assunzioni e detassazione dei nuovi posti di lavoro. Tutta roba che pesa sulle casse dello stato, cioè sul portafoglio mio. Si tratta di passare i soldi da un cittadino all'altro. Il passaggio viene tramite un terzo cittadino, quello ricco che possiede l'impresa, ed una bella parte del gruzzolo rimane a lui.
Non c'è la faccio più a dare una mano ai ricchi. Qualcuno ha deciso che devo salvare anche le banche. Ma perché sempre io? Non sarebbe meglio farle fallire? I proprietari e la dirigenza si sono riempiti le tasche, in modo diretto e indiretto. Quest'ultimo, prestando agli amici (modo di dire) i soldi che non torneranno mai in dietro (perché si condividono tra gli interessati). E io devo pagare. Nemmeno di avere una piccola consolazione vedendo qualcuno di coloro dietro le sbarre! Non è che aiuterebbe le mie finanze, ma almeno mi metterebbero un po' di fumo negli occhi. Sacrifichino una di loro per la gente comune. Farebbero vedere di avere almeno un po' di imbarazzo, ma niente. Si fa tutto sotto il cielo e gli occhi di tutti. Sembra così incredibile che in effetti nessuno ci crede.
Vogliamo parlare dell'aumento delle bollette, dei pedaggi delle autostrade e altri servizi? Un bel regalo per il capodanno: grazie. Dopo sento che è il primo anno dopo 1959 che siamo in deflazione. La deflazione significa la diminuzione dei prezzi, vero? Vi sfido di farmi vedere i prezzi che sono diminuiti. Ah sì, un modello di Ferrari costa 5.000 euro in meno rispetto ad anno scorso. Cavolo, ma li dobbiamo agevolare anche abbassando i prezzi per la merce che comprano? Se trasformassimo tutte le gallerie in Italia (e non sono poche) in galere, i posti a disposizione non riuscirebbero a coprire il fabbisogno. Buoi totale. Ancora!
———
Indietro